L’affaticamento e la spossatezza possono diventare una vera e propria malattia che va ad incidere non soltanto sul piano fisico-somatico ma anche sulle capacità adattive dell’individuo e manifestandosi con stati ansiosi e ansioso depressivi. I sintomi psico-emotivi possono essere vari:
Insonnia, sonnolenza diurna;
Deficit efficienza mnemonica;
Disturbi dell’alimentazione: anoressia, bulimia.
I sintomi fisici, invece più riconoscibili, possono manifestarsi con:
Freddolosità;
Astenia;
Stato di pelle e capelli;
Stato delle unghie (micosi dell’alluce);
Mal di testa;
Stati di intossicazione.
Di seguito troverete alcuni consigli per affrontare lo stress e la fatica.
Ci sono alcune piante, chiamate ADATTOGENE, che possono venirci in aiuto in casi di affaticamento e stress cronico, una condizione che non va affatto sottovalutata. Gli ADATTOGENI non agiscono su un singolo organo ma su tutto il sistema neuro-endocrino-immunitario.
Di seguito un elenco di piante adattogene che favoriscono il nostro sistema per reagire in casi di stress. Si raccomanda comunque di seguire attentamente le indicazioni del medico o del naturopata nonché dell’erborista, evitando i sovra dosaggi per l’effetto iatrogeno.
GINSENG: Astenia psicofisica con alterazioni metaboliche (iperglicemia, ipercolesterolemia).
Dosi: 0,5-2 gr al mattino per un mese, max 3 cicli annuali c/ sospensioni di 3-4 settimane.
Gas: sindrome d’abuso di ginseng: ansia, irritabilità, mastopatie nelle donne.
Controindicazioni: cardiopatie, pertensione, assunzione di cardiotonici (attenzione al caffè), psicofarmaci, cortisone, contraccettivi.
Vari tipi di ginseng: l’originale è il Panax ginseng, esistono inoltre il Panax quinquefolium, Japonicus, Notoginseng.
ELEUTEROCOCCO: Cedimento delle difese immunitarie (respiratorie, herpes, gastroenteriche, genitourinarie)
Azione citoprotettiva per chi fa terapia oncologica.
Att. farmaci anticoagulanti.
Secondo i cinesi è tra i rimedi che espellono “vento e umidità”.
ASTRAGALO: (Astragalus membranaceus) “fissa e consolida l’esterno” la cui instabilità favorisce l’attacco delle “energie perverse”.
Effetto drenante a livello di reni e fegato.
indicato per soggetto freddoloso e con intorpidimento alle estremità. Antinfiammatorio.
Un altra condizione da tenere in considerazione è la DISBIOSI intestinale ovvero una alterazione della flora batterica intestinale che è responsabile delle modificazioni del tono e dell’umore dell’individuo. In questi casi si può agire con Juglans Regia, Mirtillo rosso e Mirtillo nero, nonché con una terapia probiotica adeguata.
Per chi preferisse non agire con piante adattogene indichiamo di seguito i preparati gemmoderivati (in quanto la gemma è un vero concentrato di energia vitale) per sintomatologie specifiche:
Betula verrucosa semi: sistema nervoso, esami, concentrazione, apprendimento.
Ginkgo Biloba e Ontano Nero : per anziani
Avena Sativa: per tendenze depressive e calo della libido
Quercus e Sequoia: per andro e menopausa e senescenza biologica
Per chi invece preferisce prepararsi una bella tisana consigliamo di seguito gli infusi di:
Genziana e Camedrio;
Rosmarino, se c’è difficoltà digestiva (il rosmarino agisce sul fegato e sul surrene coaudiuvando le risposte allo stress).
Verbena (pianta tonica neuro-endocrina)
Cannella (stimolante)
Farina o semi o t.m. di Fieno Greco (nutriente e ricostituente)
Un’altra via di approccio alla fatica è attraverso gli oligoementi. Individuando la diatesi della persona e l’intensità con cui il soggetto percepisce il proprio vigore fisico e le energie intellettive e come le amministra, si può agire somministrando gli oligo come segue:
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MN (diatesi allergica): astenia iniziale-euforia serale.
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MN-CU (diatesi ipostenica): facilmente affaticabile, peggiora in serata
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MN-CO (datesi distonica): alti e bassi.
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CU-AU-AG (diatesi anergica): stanchezza fissa, costante.
Per ultimo ma non di importanza un accenno ai rimedi floreali utilizzabili in questi casi:
Olive: stanchezza fisica, emotiva, mentale dopo aver esagerato nel fare.
Hornbeam: stanchezza mentale, stanchezza al mattino, prima di mettersi a fare.
Elm: stanchezza in chi si carica di eccessive responsabilità e si sente indispensabile
Oak: stanchezza in una persona sgobbona e un pò orgogliosache non sa ammette né mostrare agli altri la sua parte debole.
Wild Rose: stanchezza “emotiva”, demotivato, apatico, si sente “piatto”
E’ fondamentale seguire un’alimentazione sana, alla base di tutto il buon funzionamento del nostro sistema e sapere che esistono anche alimenti che favoriscono la risposta alla fatica e all’esaurimento, in particolare in certi casi si consiglia avena, miglio, riso, malto di riso, prugne umeboshi.